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w słowach kluczowych:  Leon Wielki
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1
Content available Tajemnica wcielenia w nauczaniu Leona Wielkiego
100%
IT
Lo studio ha di mira segnaiare i tratti principaii di cristoiogia di s. Leone Magno, maturata nel contesto di due tradizioni teoiogiche: aiessandrina e queila antiochena. Muovendosi nei soico di una precisa terminoiogia teoiogica di Agostino, Leone deiinea una visione di cristoiogia „integraie" che parte dallo schema di tre eiementi: natura divina, natura umana e Funione in persona del Verbo.
EN
Lo studio ha di mira segnalare i tratti principali di cristologia di s. Leone Magno, maturata nel contesto di due tradizioni teologiche: alessandrina e quella antiochena. Muovendosi nel solco di una precisa terminologia teologica di Agostino, Leone delinea una visione di cristologia „integrale" che parte dallo schema di tre elementi: natura divina, natura umana e l'unione in persona del Verbo.
2
Content available Biskupi Rzymu w "Pratum spirituale" Jana Moschosa
100%
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tom 46
371-389
IT
Giovanni Mosco, nel Pratum spirituale, menziona direttamente i tre vescovi di Roma: san Pietro Apostolo, san Leone Magno e san Gregorio Magno. San Piętro, peró, viene menzionato soltanto occasionalmente e mai direttamente. Nel presente articolo, perció, egli non viene trattato separatamente, ma solo quando e menzionato nei capitoli che presentano san Leone Magno o san Gregorio Magno. Conformemente alla nomenclatura che si e sviluppata nel primo periodo patristico, la parola „papa" non era riservata soltanto al vescovo di Roma, ma veniva utilizzata anche da altri vescovi, ad esempio: da que!li di Alessandria.
EN
Giovanni Mosco, nel "Pratum spirituale", menziona direttamente i tre vescovi di Roma: san Pietro Apostolo, san Leone Magno e san Gregorio Magno. San Pietro, peró, viene menzionato soltanto occasionalmente e mai direttamente. Nel presente articolo, perció, egli non viene trattato separatamente, ma solo quando e menzionato nei capitoli che presentano san Leone Magno o san Gregorio Magno. Conformemente alla nomenclatura che si e sviluppata nel primo periodo patristico, la parola „papa" non era riservata soltanto al vescovo di Roma, ma veniva utilizzata anche da altri vescovi, ad esempio: da que!li di Alessandria.
3
Content available Nauka Leona Wielkiego o prymacie biskupa Rzymu
100%
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tom 46
311-322
EN
Leon I. der Grosse, der Papst in den Jahren 440-461, entwickelte die Lehre des rómischen Zentrums iiber Vorherrschaft zum hóchsten Grad nicht nur im Gesichtspunkt der Geschichte, der Verwaitung und Jurisdiktion, aber vor aiiem der Theoiogie. Laut dieser Theoiogie kommt die Vorherrschaft aus der Bibel - von Christus - hervor. Christus, der Herr der Geschichte bereitete auch den historischen Boden fur die Vorherrschaft vor und fur die ganze Kirche in der Form des Imperium Romanum, der Stadt Rom und auch des Amts des Casars. Die Vorherrschaft ist daher die MachtfiiHe, sie biidet die Hauptstrommung der okonomie Gottes auf der Erde. Durch den Apostohschen Stuhl durchfliesst die Hauptstrommung der Erlosung der Wek. Er ist das Fundamentum und QueHe aker anderen Amter und Gnaden: per Petrum Apostohs et universae Ecclesiae und ist endiich der Schttissel der Einheit der Kiche und Menschheit, und dadurch Garant der ewigen Dauer des Christentums. Die Kirchen, vom Petrus abgefaken, gehen zugrunde.
4
Content available Laikat rzymski w świetle "Mów" Leona Wielkiego
80%
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tom 42
293-301
IT
Dai Sermoni di Leone Magno risulta che la Chiesa di Roma d'allora era ben organizzata ed aveva una struttura gia stabilita. La chiara distinzione tra „ordo sacerdotis" e il resto dei „membra Christi" destinava i rispettivi doveri. I laici erano ben consapevoli della sua partecipazione al „corpo di Cristo" e d'essere un „reale sacerdozio", ma il loro influsso sulla vita della comunita era assai scarsa.
EN
The article analyses late ancient Christian appeals to recognize human dignity, specifically those formulated by Basil of Caesarea, Ambrose of Milan, Leon the Great and an anonymous Master of Verona. The analyses is divided into parts pertaining to each listed author and finalized with sections investigating firstly, the interrelations between the presented texts as well as a hypothesis of Leo’s reliance on Basil’s and Ambrose’s texts, and secondly, the influences of the appeals on the subsequent centuries. The study points to biblical, ancient Greek and Roman inspirations of various calls. I argue that Leo’s formulation is indirectly inspired by the Delphic gnothi seauton formula that was specified by the Christian thinkers to human axiological status and filled in with biblical expressions.
PL
Artykuł omawia późnostarożytne chrześcijańskie apele o uznanie godności ludzkiej sformułowane przez Bazylego z Cezarei, Ambrożego z Mediolanu, Leona Wielkiego i anonimowego Mistrza z Werony. Analiza podzielona jest na części odnoszące się do każdego z wymienionych autorów, a kończy ją sekcja poświęcona, po pierwsze, wzajemnym powiązaniom między przedstawionymi tekstami i hipotezie o wzorowaniu się Leona tekstami Bazylego i Ambrożego, a po drugie, wpływom tychże apeli na myśl późniejszych wieków. Badanie wskazuje biblijne, starogreckie i rzymskie źródła chrześcijańskich wezwań. Twierdzę, że sformułowanie Leona jest pośrednio inspirowane delficką formułą gnothi seauton, która została przez chrześcijańskich myślicieli doprecyzowana do statusu aksjologicznego człowieka i uzupełniona wyrażeniami biblijnymi.
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tom 46
527-536
FR
Par le terme d'«exhortations pastorales» nous comprenons convocations, appels, encouragements et ordres, adresses a tous les fideles, concernant actions, attitudes et comportements determines. Dans les Sermons pour le careme on a 257 exhortations en tout. Saint Leon, en premier iieu, fait appei aux auditeurs au sujet du retabiissement des relations correctes entre ies hommes. Parmi eiies, ii mentionne: ie pardon des offenses reciproques, i'oubii des injustices, ia iibé ration des esc) aves, i'induigence et ia remission des peines, ie rejet de ia vengeance et de ia voionte de revanche. Ii souiigne aussi ia necessitć de ia concorde, de i'unite et de ia paix. Saint Leon consacre a ce sujet 55 de ses exhortations (soit 21,4%). Ii encourage ensuite a pratiquer ies oeuvres de charite et de bienveiiiance parmi iesqueiies ii compte: actes de misericorde, aumóne, bienveiiiance, iargesse et compassion humaine. Ii consacre 39 exhortations (soit 15,1%) a cette probićmatique. 7 appeis seuiement concernent i'observation du jeune. Saint Leon consacre 109 exhortations (c'est-a-dire 42,4%) au programme de ia perfection chretienne. En s'appuyant sur ia statistique etabiie ci-dessus, on peut comprendre Fimportance reiative que Saint Leon accordait a ces differentes vaieurs dans son programme de pastoraie pour ie Careme.
7
Content available Apelacja Teodoreta do papieża Leona
80%
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tom 46
335-346
IT
La lettera di Teodoreto rivolta al Papa Leone, chiamato il Grande, e un apedado. Il vescovo di Ciro, quando fu condannato durante il sinodo nel Efesio nell’Anno 449, fu costretto a trovare un apoggio ecclesiale e teologico. Per questo Teodoreto di Ciro nella sua corrispondenza di quell periodo parla spesso di approvazione della decisione dogmatica e ecclesiastica da parte di Leone presa nei confronti del monofisitismo ed esplicata nel Tomos ad Flavianum. Argomentazione esibita, il modo nel quale Teodoreto prese quella decisione, danno la possibilita di capire chi era - per lui - il vescovo di Roma, quale era il suo posto specifico e privilegiato nella Chiesa, e anche quale era la missione del Succesore di Pietro secondo l'insegnamento del Signore.
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tom 46
323-333
IT
Il quesito principale circa l'esercizio dei primato di papa Leone Magno riguarda il genere e la dimensione del suo potere in Oriente: fu soltanto un primato d'onore oppure anche di giurisdizione? Alcuni studiosi si dicono favorevoli a conoscergli un primato di giurisdizione, altri risultano invece contrari a rawisare qua!siasi forma di autoritá giurisdizionale al di fuori del patriarcato romano. Nel 1882 Guerrino Amelii, bibliotecario dellAmbrosiana, presentó l’Appellatio, da lui scoperta, che egli stesso defini come „la piu splendida testimonianza che la storia abbia registrato in favore della suprema giurisdizione della Sede Apostolica su tutta la Chiesa e la prova piu convincente della sua superiorita sopra gli stessi Generali Concili”. La storicita del documento e argomento ancora aperto, ma esso apre, ad ogni modo, uno spiraglio su quella problematica dell'esercizio del primato di papa Leone Magno, che riveste ancor oggi una grande importanza nel contesto del dialogo ecumenico. Questo documento, che comproverebbe il riconoscimento al Pontifece di una responsabilita su tutta la Chiesa quale fondamento di unita dei vescovi e dei cristiani, ispira infatti il dialogo ecumenico, presentando Roma come sede di appello nelle controversie nel rispetto delle istanze intermedie. Questa tematica e tuttora vitale in campo ecumenico come forma di riconoscimento del Primato Pontifece e si rddica nelle consuetudini dei primi tempi della vita della Chiesa.
EN
Contribution of the Western Church Christology summarized in Leo the Great’s thought turned out to be crucial in formulating the Chalcedonian dogma. The pope’s thought was formed also as a reaction to reflection of schools in Alexandra and Antioch. The article mentions the relation between the pope’s Christology and soteriology. It stresses the role of Christ’s humanity in salvation of a man. One may say that owing to Leo’s “dyophysitic” Christology the Council Fathers affirmed the humanity of Christ. From that perspective the Chalcedon Council is not only a guidepost on the way leading to the mystery of Jesus Christ, but it also secondarily indicates the mystery of a man.
PL
Sobór w Chalcedonie każe wyznawać Chrystusa nie „z” dwóch natur, ale „w” dwóch naturach. Zawdzięczamy to określenie „diofizyckiej” chrystologii Leona Wielkiego. Dzięki papieskiej myśli człowieczeństwo Chrystusa zostało afirmowane. Chalcedoński drogowskaz prowadzi nie tylko w głąb misterium Chrystusa, ale wtórnie również ku tajemnicy człowieka.
PL
Sobór w Chalcedonie każe wyznawać Chrystusa nie „z” dwóch natur, ale „w” dwóch naturach. Zawdzięczamy to określenie „diofi zyckiej” chrystologii Leona Wielkiego. Dzięki papieskiej myśli człowieczeństwo Chrystusa zostało afirmowane. Chalcedoński drogowskaz prowadzi nie tylko w głąb misterium Chrystusa, ale wtórnie również ku tajemnicy człowieka.
EN
Contribution of the Western Church Christology summarized in Leo the Great’s thought turned out to be crucial in formulating the Chalcedonian dogma. The pope’s thought was formed also as a reaction to refl ection of schools in Alexandra and Antioch. The article mentions the relation between the pope’s Christology and soteriology. It stresses the role of Christ’s humanity in salvation of a man. One may say that owing to Leo’s “dyophysitic” Christology the Council Fathers affi rmed the humanity of Christ. From that perspective the Chalcedon Council is not only a guidepost on the way leading to the mystery of Jesus Christ, but it also secondarily indicates the mystery of a man
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